Ristrutturazione completa di una villa singola con piscina per la seconda casa di clienti tedeschi.
Uno spazio intimo e famigliare, pochi segni distintivi definiscono un contesto giovanile e raffinato.
Il tema di progetto prevede il ripristino di un vecchio edificio di cortina all'interno di una corte storica nel centro del comune di Sona. La dimensione contenuta dello spazio unito alla morfologia del contesto all'interno del quale si trova l'abitazione impone di spostare lo spazio giorno nel piano superiore dell'abitazione dove inaspettatamente si riscopre la vista di un paesaggio collinare celato dalla cortina edilizia della corte. I prospetti esterni vengono trattati con educazione, nel rispetto del tessuto urbano esistente.
Uno spazio secolare utilizzato negli ultimi 30 anni come ufficio, spoglio e privo di identità. L’intervento prevede una nuova distribuzione dello spazio generato da un percorso interno rastremato all’estremità che si affaccia su molteplici situazioni spaziali che riflettono l’aspetto frammentato del tessuto urbano storico. Ogni stanza assume così l’identità di un racconto spaziale che racchiude all’interno delle stanze la storia artistica dell’opera lirica veronese. La passeggiata nei luoghi interni ed esterni della struttura assume la contestualizzazione di una manifestazione teatrale.
Una geometria generata dalla giustapposizione di 2 solidi definiti da materiali costruttivi differenti che riprendono i materiali presenti nel territorio. Un terzo elemento polifunzionale trattiene questi solidi trasformandosi in terrazza o pensilina a seconda delle necessità.
Una piccola bottega nel cuore del Borgo di San Massimo, uno spazio monocellulare dove tutto è a portata di mano. L’origami di metallo giallo diventa il fulcro generatore dello spazio. I clienti si trovano all’interno di un contenitore concepito per non intimidire con segni progettuali aggressivi, per rendere agevole il lavoro quotidiano.
Riappropriarsi dello spazio domestico per ritrovare se stessi ed essere accolti in qualsiasi ora della giornata da un’architettura che ci rappresenta; uno spazio nostro che possa manifestare il bisogno di casa. Sono queste le ragioni che hanno indotto la committenza alla realizzazione del progetto il cui tema è stato quello di riordinare le gerarchie dello spazio. Il soggiorno è il fulcro della vita domestica è dotato di una parete vetrata scorrevole che riesce a trasformare lo spazio soggiorno – cucina separato o unito secondo le necessità. Pochi sono gli elementi utilizzati per disegnare questa casa nel rispetto dei bisogni della committenza, un bagno, una lavanderia, un guardaroba e poche altre stanze ancora per conferire alla casa un carattere totalmente diverso e mai di uno stile contemporaneo esasperato.
Un micro spazio nel cuore di Verona ricavato da un vecchio ingresso condominiale, un luogo interstiziale concepito per essere costruito con elementi contenitivi estremamente semplici ed auto prodotti. In fondo l’immagine di una pantera esprime il carattere forte e rigoroso della proprietaria.
Uno spazio monumentale ma dall’aspetto accogliente, una hall con sala attesa e una sala conferenze. L’interpretazione dello spazio nasce come nuovo organismo architettonico che si innesta sull’esistente. Un parallelepipedo funzionale disegnato all’interno del perimetro esterno, distaccato da uno spazio servente che si distacca, senza mai toccare il perimetro originale della struttura. Lo spazio è reso vibrante dalla parete di lamelle lignee che divide la sala attesa dallo spazio ricreativo. Questa parete riesce a mutare la percezione che si ha dello spazio secondo la posizione nella quale ci si trova.
Due setti paralleli tagliati in prossimità di accessi e vedute, una piattaforma comune ed una copertura a falde definiscono uno spazio bar dove il confine fra l’ambiente interno e quello esterno sono di difficile percezione.
Dall’esterno, l’edificio appare chiuso, buio, arcaico; l’interno appare ampio, luminoso, raffinato e contemporaneo. La doppia altezza della zona giorno annuncia l’importanza primaria che assume questo spazio nel mondo della vita domestica. L’uso dei materiali e dei colori persegue la ricerca di un luogo elegante, riflessivo e accogliente; Il piano primo accoglie le due camere padronali, ognuna delle quali caratterizzata da un diverso aspetto che persegue l’ideale abitativo dei diversi utenti; il bagno, acquisisce il valore di uno spazio intimo nel quale si persegue l’ideale raggiungimento del riposo tanto desiderato. L’intonaco di terra cruda, il parquet trattato con oli naturali e il soffitto di legno eleva la qualità di uno spazio, spesso considerato esclusivamente dal suo mero punto di vista utilitaristico.
Un intervento che nasce dalla volontà di conferire una nuova essenza vitale ad uno spazio esistente con il minimo cambiamento possibile. L’operazione di sottrazione vede la cancellazione di orpelli decorativi passati che fa emergere la dimensione più originale della costruzione.
La storica banca senese, decide di rivalutare l’immagine del suo marchio attraverso un processo di formattazione delle filiali più importanti su tutto il territorio italiano. Limpidezza e contemporaneità sono le due parole chiave per esprimere quello che l’architettura dello spazio deve trasmettere al consumatore. Il precedente concetto di filiale così austero e rigido è rovesciato da un’immagine meno formale e più adatta alla società contemporanea in cui viviamo. Filiali realizzate: - Bergamo - Guidonia - Giureconsulti - Maserà - Padova - Gemona - Verona - Sassari
A ridosso di una corte rurale della campagna veronese, tre solidi che caratterizzano le tre diverse unità abitative sono sfalsati per consentire la costruzione di un vano scala esterno a ridosso del fabbricato limitrofo. Una griglia filtro, prosegue il fronte prospettico della corte e consente al nuovo edificio di distaccarsi senza creare una crepa prospettica alla corte.